giovedì 26 febbraio 2009

Una buona descrizione...

...di questi giorni sotto scadenza potrebbe essere:
[...]E s'è rotta 'a sajettera
'A gente scrive 'e nummarielle
Ma qua' nummere e 'a culonna
Ce vo' l'aiuto d'à Maronna
Chi ce 'o dice a S. Gennaro
Ma 'a fernimmo cu' 'sta storia
Ccà scarzeano 'e denare e s'adda campà' [...]

a patto di sostituire "saittera" con "batteria".

E ovviamente è anche uno dei VERI pezzi di Pino.

Una canzone del genere adesso, sarebbe tristemente retorica... ma venti anni cos'era? preveggenza?

mercoledì 18 febbraio 2009

Domenica con delitto a Milano

Racconto di una domenica diversa a Milano.

Defezioni (numerose e purtroppo spiacevoli) a parte, già il fatto di essere iuscito a mettere su una banda di 11 persone da Napoli per vedersi a Milano è una bella soddisfazione. Partecipare poi ad un evento con delitto (quelli per intenderci dove una compagnia di attori recita un giallo e si è chiamati a risolverlo mentre si mangia) insieme con cari vecchi amici e fare ovviamente burdell' da bravi partenopei è una grande soddisfazione!

Il romanzo da cui era tratta la trama del giallo è "Istantanea di un delitto" della intramontabile Agatha, anche se qualche dettaglio lasciava un tantino a desiderare (quasi impossibile capire la connessione tra la vittima sul treno e la prima moglie del medico che poi risultava essere anche la ballerina scomparsa), soprattutto nella logica fine sui vari dettagli.

Pregio e difetto assieme, sicuramente la scelta di affidare allo stesso pubblico il compito di recitare le varie scene del romanzo, sotto la guida dell'organizzatrice. Mentre alcune delle interpretazioni lasciava molto a desiderare, sia per la qualità della presenza scenica, sia per la bassissima voce, rimarrà per sempre indelebile il ricordo di un mitico Roberto che preso dall'entusiasmo improvvisava con grande vis oratoria, riuscendo a mio parere a dare la migliore prestazione tra tutti quelli passati sul palco (me compreso! :).

Alla fine siamo risultati la squadra che più di tutte non aveva capito niente (o per meglio dire forse qualcosa lo avevamo capito, ma quando sono stato chiamato di fretta e furia sul palco per dare la nostra versione, non mi ricordavo neanche come mi chiamavo più....), ma sicuramente quella che si è più divertita e che ha fatto divertire, visto che ovviamente da bravi partenopei abbiamo rapidamente completato il famoso album di figurine....

Alla fine ci è uscita anche una lunga camminata intimistica per Milano, alla scoperta delle famose colonne di San Lorenzo (grazie Alessia per la guida encomiabile) e del castello sforzesco (grazie a Lorenzo per il gelato), in cui ho potuto rifare il punto della situazione con due amici che non vedevo da tanto tempo.

Bene, da rifare, magari anche con altri che non sono potuti venire.

lunedì 9 febbraio 2009

Un articolo a caso

Art. 91.

Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune.

giovedì 5 febbraio 2009

Tre buoni motivi

Ho trovato il modo di ricominciare a scrivere. Bene. Finalmente posso esprimermi di nuovo.

Tanto vale iniziare a malignare su qualcuno.

Google ha rilasciato Latitude, un nuovo servizio per Google Maps, che permette, una volta installatolo sul cellulare, di rendere social la vostra posizione, condividendola con i contatti autorizzati a farlo. Il retrieve della posizione si basa su qualunque informazione sia in possesso del cellulare, quindi sul gps interno, sulla rete wifi a cui è collegato e ovviamente anche sulla base della semplice cella GSM a cui si è collegati. Cambia solo la base di accuratezza. Se lo vuoi fare bene, sennò amici come prima.

Poi leggo questo articolo (http://www.pcworld.it/showPage.php?template=attualita&id=8364&sez=in&masterPage=art_sezione_x.htm) e mi viene da dire:

"1. E' un po' troppo amichevole
Google Latitude consente di limitare il dettaglio di informazioni sulla posizione che una data persona può vedere. Ma siamo onesti: se fate lo sforzo di intraprendere una relazione di condivisione della posizione con qualcuno, sarebbe poi strano non rivelargli altro che la città in vi trovate. E se improvvisamente spariste dalla mappa o limitaste improvvisamente le informazioni condivise, potreste destare qualche sospetto."

Ma perchè, forse sugli altri siti social condividi pure quanto ce l'hai lungo??? Oddio, io sono iscritto a un paio di siti... ma è un'altra storia. Questo srvizio fa lo share della semplice posizione. E poi che sarebbero i sospetti? Ma lo ha capito il tizio che se Gmaps non è attivo sul cellulare, tu non compari? E che faccio, secondo lui tengo accesa la conessione dati solo per non destare sospetti (ma che tengo come amici la CIA ?)

"2. Google sa già fin troppo su di noi
Abbiamo sentito parlare per anni di quanto Google sappia su di noi. Dai cooky, ai calendari, alle email, alle ricerche più strane, la grande G probabilmente vi conosce molto meglio di vostra madre. L'ultima cosa di cui si sente il bisogno è di fare sapere a Google anche dove siamo ogni secondo."

Ma perchè (e qua ci vorrebbe un bell'epiteto partenopeo...) forse che ogni volta che accedi a google anche solo per fare una ricerca, lui forse non capisce dall'indirizzo IP dove stai? Mica tiene bisogno di Latitude, lo sa già. E poi, tutti i siti porno che ti dicono che la maialona di turno è sempre guardacaso del paese tuo, che facciamo li chiudiamo? (spero di no, ma è sempre parte di quell'altra storia)

"3. Che fine faranno questi dati?
Attualmente, i dati di Latitude si fermano sui server di Google. Ma chi sa quale ente possa richiederli in un futuro più o meno lontano?"

Sicuramente gli alieni venuti da atlantide, ma non temete. Entro il 2012 saremo tutti morti come dicono i Maya, quindi che me ne fotte di che fine fanno questi dati (i quali rimandando al punto 2, sono già in possesso di google, che se volesse su Latitude ci potrebbe disegnare la mappa dei tuoi spostamenti). Anzi, visto che il 2012 è vicino, cerco di darmi da fare con quella tizia che guarda caso era del mio paese, quant'è piccolo il mondo... (ma è sempre quell'altra storia)


Insomma, io ce l'ho installato, perchè non esiste sito social su cui non sia presente. Se volete lo fate, sennò google non piangerà.

martedì 3 febbraio 2009

La perdita di un amico

Le cose che crediamo immutabili spesso sono quelle che in realtà cambiano costantemente e anche molto in fretta, tanto che a volte fatichiamo a riconoscerne il nuovo aspetto che assumono e pensiamo che tutto sia accaduto in un istante.

Questa consapevolezza credo mi abbia portato ad essere sempre più impermeabile negli anni alle emozioni causate dallo scorrere della vita, quasi fossi l'autista di un bus, che non può preoccuparsi più di tanto di quanti passeggeri salgano o scendano dal mezzo, ma che deve pensare solo a guidare con attenzione, condividendo un pezzo del viaggio con chi è presente in quel momento.

Per cui, mio caro amico, la tua fermata è finalmente arrivata. Adesso potrai rincorrere tutti i gatti che ti passavano in sogno, senza gli acciacchi di una lunga vita passata assieme.

Buon viaggio, Yoshi.